Ecco il testo della petizione, firmata dal Consigliere della 1ª Circoscrizione Pippo Leonardo, di cui parla il servizio di RTP Giornale andato in onda oggi (domenica 11 gennaio 2015):

Alla Deputazione Nazionale di Messina
Alla Deputazione Regionale di Messina
All’ Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Messina
Alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina
Alla Gazzetta del Sud di Messina
Alla RTP di Messina
Pel tramite il Presidente la Prima Circoscrizione di Messina

Oggetto: Chiesa Normanna S. Maria di Mili S. Pietro

Il sottoscritto Giuseppe Leonardo in qualità di consigliere della Prima Circoscrizione e di abitante della vallata di Mili, pone alla vostra cortese attenzione le problematiche relative alla Chiesa Normanna S. Maria di Mili S. Pietro.
Abbiamo il privilegio di avere nel nostro territorio questo immenso dono, che i Normanni per volere del Conte Ruggero d’ Altavilla, edificarono nel 1090. Quest’abbazia conobbe periodi di splendore e decadenza che si alternarono fino al 1542 quando Carlo V la cedette al neo costituito Grande Ospedale di Messina.
Nel 1866 in seguito alle leggi eversive dello stato unitario, il monastero fu acquistato dal Demanio, successivamente fu venduto ai privati, mentre la chiesa è tutt’ora patrimonio del FEC (Fondo Edifici di Culto) che fa riferimento al Ministero dell’Interno.
La Regione Siciliana lo ha dichiarato “Bene di interesse storico, artistico e architettonico particolarmente importante”.
Il Forum Nazionale dei Giovani , presso il Ministero della Gioventù , lo ha inserito di recente tra le “Meraviglie Italiane”.
Negli anni scorsi è stato fatto solo un piccolo intervento di ripristino del tetto, troppo poco per un così importante e prezioso bene.
Infatti partendo da una considerazione prettamente giuridica, il Decreto Legislativo n° 490 del 29-10-1999 meglio indicato come “ Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali” che al Titoli I, Capo I , Lettera A recita espressamente:
“Sono beni culturali disciplinati a norma di questo titolo le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico archeologico e demo-etnoantropologico”.
La normativa Nazionale, va presa in considerazione anche congiuntamente a quella Regionale e più specificatamente alla Legge Regionale n° 80 del 01-08-1977 e successivamente modificata con il Decreto Ass.to Regionale ai Beni Culturali del 28-Novembre- 1999 che reca le norme per la tutela, la valorizzazione e l’uso dei beni culturali ed ambientali nel territorio della Regione Sicilia, e all’art. 1 recita:
“La Regione Siciliana al fine di valorizzare il patrimonio storico culturale dell’isola e di sviluppare la più ampia fruizione dei beni culturali e ambientali e di ogni altro bene che possa costituire testimonianza di civiltà, provvede alla loro tutela e promuove le più idonee attività sociali e culturali”.
Allora sorgono spontanee tante domande:
Perché un bene così importante quale la Chiesa Normanna S. Maria di Mili S. Pietro non ha mai avuto giusta considerazione?
Perché ad oggi non è fruibile alla cittadinanza?
Quali sono stati i motivi ostativi?
Non capisco, perché non si è intervenuto prima!
Perché è stata rilegata nell’anonimato e al totale disinteresse degli organi preposti?
La Sicilia, è da considerare un vero crogiolo di popoli e civiltà?
In altre regioni una testimonianza simile diventerebbe risorsa importante, dalle nostre parti solo un semplice ricordo di antichi popoli.
Questo accade alla nostra bellissima chiesa, che non può sfoggiare il suo splendore, il suo fascino e donare quelle emozioni uniche a chi desidera visitarla.
E’ da paragonare ad un gioiello chiuso in cassaforte, un quadro rilegato in soffitta, un bene che non può essere ammirato.
Come si fa a dimenticarsi di un bene così grande esistente nel territorio?
Come mai tanta miopia politica, come mai tanta indifferenza?
E’ ora di fermare questo triste cammino e avviarne un altro.
Finiamola con la politica degli struzzi.
Con questa lettera aperta, unitamente a tutti gli amanti della cultura e della storia e ai tanti amici di Fb che hanno condiviso il mio post, chiedo che vengano posti in essere tutti quegli interventi che tendano alla reale valorizzazione del sito.
Sarebbe utile istituire uno sportello informativo, un centro di aggregazione culturale, con una gestione diretta affidata a qualche associazione del luogo, ciò porterebbe positività all’intera zona.
Potrebbe essere volano di sviluppo socio economico, se inserito in un circuito turistico nazionale ed estero, sviluppando tante iniziative che potrebbero dare una inversione di rotta alla ormai cronica crisi occupazionale.
Lasciare il tutto allo stato attuale significa seppellire la storia.
Oggi, non si accettano più ne scuse, ne alibi.
Ognuno per la propria parte di competenza dia il proprio contributo.
Attendiamo risposte.

Messina 09-01-2015
Distinti saluti
Giuseppe Leonardo

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