I referendum del 12 e 13 Giugno, con i quattro quesiti su acqua, nucleare e legittimo impedimento hanno visto, com’è noto, il raggiungimento del quorum con una media nazionale di circa il 57% e la vittoria dei sì in tutti e quattro i quesiti, con una media del 95% circa.Anche a Mili San Pietro (sezione 22) la prevalenza dei sì è stata schiacciante:
scheda rossa – Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: 228 sì (97,02%), 7 no (2,08%).
scheda gialla – Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norme: 231 sì (98,29%), 7 no (1,71%).
scheda grigia – Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio Nazionale di energia elettrica nucleare: 223 sì (94,89%), 12 no (5,11%).
scheda verde – Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n.23 del 2011 della Corte Costituzionale: 224 sì (95,31%), 11 no (4,69%).
C’è da registrare un’affluenza piuttosto bassa rispetto alla media nazionale (57%) ed alla stessa media cittadina (48%); anche se non è possibile calcolarla con esattezza (il Comune non ha pubblicato il numero degli iscritti e dei votanti per sezione), si può ritenere, prendendo per ancora utili i dati delle elezioni 2008 (612 elettori iscritti per la sezione elettorale di Mili S. Pietro), che la partecipazione si sia attestata intorno al 38%, ben al di sotto della media della stessa città e della Provincia, in cui il quorum è stato superato con oltre il 53% di votanti. E’ un dato, insieme ad altri, che dovrebbe fare riflettere sul senso di partecipazione alla cosa pubblica nella nostra comunità…
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